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L'ACCENTO


Pronomi soggetto e oggetto

I pronomi soggetto

1 singolare

Io

Il parlante si riferisce a se stesso/a ed usa la forma verbale della prima persona singolare.

Io sono italiano (masc.)
Io sono italiana (femm.)

 

Noi

Il parlante si riferisce a se stesso/a in modo enfatico ed usa la forma verbale della prima persona plurale. (Pluralis majestatis: formula usata da papi e re)

Noi ordiniamo ...

2 singolare

Tu (fam.) 

Il parlante si riferisce a chi ascolta in modo informale ed usa la forma verbale della seconda persona.

Tu sei italiano? (masc.)
Tu sei italiana? (femm.)

 

Lei (cort.)

Il parlante si riferisce a chi ascolta in modo formale ed usa la forma verbale della terza persona singolare. Lei si riferisce sia ad un uomo che ad una donna.

Lei è italiano? (masc.)
Lei è italiana? (femm.)

 

Ella (very formal)

Il parlante si riferisce a chi ascolta in modo formale ed usa la forma verbale della terza persona singolare. Ella si riferisce sia a un uomo che ad una donna.

Ella è italiano?
Ella è italiana?

 

Voi (cort.)

Il parlante si riferisce a chi ascolta in modo formale ed usa la forma verbale della seconda persona plurale.

Voi siete italiano? (masc.)
Voi siete italiana? (femm.)

3 singolare

Egli (masc. persona) (literary) 

Il parlante si riferisce ad una persona di genere maschile diversa da chi ascolta ed usa la forma verbale della 3 persona singolare.

Egli è italiano

 

Ella (femm. persona) (literary)

Il parlante si riferisce ad una persona di genere femminile diversa da chi ascolta ed usa la forma verbale della 3 persona singolare.

Ella è italiana

 

Esso (masc. cosa) (dal latino ipse)

Il parlante si riferisce ad un oggetto di genere maschile ed usa la forma verbale della 3 persona singolare.

Il libro è interessante; esso parla di archeologia

 

Essa (femm. cosa)

Il parlante si riferisce ad un oggetto di genere femminile ed usa la forma verbale della 3 persona singolare.

La casa è grande; essa è luminosa.

 

Lui

Il parlante si riferisce ad una persona di genere maschile diversa da chi ascolta ed usa la forma verbale della 3 persona singolare. (Informale)

Lui è americano

 

Lei

Il parlante si riferisce ad una persona di genere femminile diversa da chi ascolta ed usa la forma verbale della 3 persona singolare. (Informale)

Lei è americana

1 plurale

Noi , Noialtri

Il parlante si riferisce a se e ad altri membri del proprio gruppo ed usa la forma verbale della 1 persona plurale.

Noi andiamo in Italia

2 plurale

Voi, (familiare) Voialtri

Il parlante si riferisce a più di una persona che ascolta ed usa la forma verbale della 2 persona plurale.

Voi siete italiani?

 

Loro (Cortesia)

Il parlante si riferisce a più di una persona che ascolta ed usa la forma verbale della 3 persona plurale. (Formale)

Loro sono italiani?

3 plurale   Essi Il parlante si riferisce a più persone di genere maschile diverse da chi ascolta ed usa la forma verbale della 3 persona plurale.   Essi sono italiani

3 plurale

Esse

Il parlante si riferisce a più persone di genere femminile diverse da chi ascolta ed usa la forma verbale della 3 persona plurale.

Loro sono italiani

3 plurale

Loro

Il parlante si riferisce a più persone diverse da chi ascolta ed usa la forma verbale della 3 persona plurale.

Loro sono italiani

       

Antiche forme letterarie

3 singolare:  esso lui, esso lei, 
3 plurale: plurale: Eglino, elleno, esso loro

Esempi di espressioni verbali con un oggetto diretto. Le espressioni della seconda colonna hanno un carattere più enfatico (per esempio: "io guardo te non lui"):

See Oral drills on Italian Grammar #1

(io) ti sento, (io) ti guardo, (io) ti conosco Io sento te
(io) lo sento (io) sento lui
(io) la sento (io) sento lei
(io) vi sento (io) sento voi
(io) li sento (io) sento loro (masc.)
(io) le sento (io) sento loro (femm.)
(tu) mi senti tu senti me
(tu) ci senti tu senti noi

Quadro riassuntivo dei pronomi soggetto e oggetto:

. SINGOLARE .
soggetto oggetto  
. prima del verbo dopo il verbo
(io) mi me
tu ti te
lui (egli, esso) lo lui
lei (ella, essa) la lei
. PLURALE .
soggetto oggetto  
. prima del verbo dopo il verbo
noi ci noi
voi vi voi
loro (essi) li loro
loro (esse) le loro

USO DEL PRONOME SOGGETTO

I pronomi con valore di soggetto (generalente omessi) si esprimono :

1.               per specificare il soggetto; 
    es.: "E tu, perché non dici niente?"
2.               quando l'enfasi della frase cade sul soggetto, che può seguire il verbo;
    es.:  Lei non sa chi sono io!
3.               per sottolineare l'uso delle terze persone come forme di cortesia;
    es.: Signor Rossi, Lei abita a Padova, vero?
4.               quando il soggetto è modificato da parole quali anche, neppure, ecc.;
    es.: "Neanche noi siamo andati al mare."
5.               quando la risposta ad una domanda consiste nel soggetto;
    es.: "Chi vuole un'altra pastarella? Io!"

Quando un verbo è al passato prossimo con avere, se il pronome precede il verbo, il participio passato deve concordare con il genere e numero del pronome.

Quando il pronome segue il verbo la concordanza è possibile, anche se non comune.

Le forme la e lo perdono la vocale e prendono l'apostrofo.

[Nei seguenti esempi "io" è tra parentesi, perché di solito viene omesso]:

Pronome dopo il verbo Pronome prima del verbo Lingua parlata
(io) ho guardato lei [è anche possibile: (io) ho guardata lei] (io) la ho guardata (io) l'ho guardata
(io) ho bevuto un caffè (io) lo ho bevuto (io) l'ho bevuto
(io) ho ascoltato le opere di Verdi [è anche possibile: (io) ho ascoltate le opere di Verdi] (io) le ho ascoltate (io) l'ho ascoltate
(io) ho visto i film di Fellini [è anche possibile: (io) ho visti i film di Fellini] (io) li ho visti (io) l'ho visti

Per le forme mi, ti, ci, vi questa concordanza non è obbligatoria.

Con riferimento ad un femminile singolare si può avere o/a.

Con riferimento al maschile singolare si può avere solo o.

Con riferimento al femminile plurale si può avere o/e.

Con riferimento al maschile plurale si può avere o/i.

Con riferimento ad un plurale composto di un femminile e un maschile si può avere o/i.

Prima possibilità Seconda possibilità Lingua parlata
[Carla]: Mario mi ha accompagnato Mario mi ha accompagnata Mario m'ha accompagnata
[Mario]: Carla mi ha accompagnato - Carla m'ha accompagnato
[Carla e Sofia]: Mario ci ha accompagnato Mario ci ha accompagnate Mario c'ha accompagnate
[Mario e Franco]: Carla ci ha accompagnato Carla ci ha accompagnati Carla c'ha accompagnati
[Carla e Mario]: Franco ci ha accompagnato Franco ci ha accompagnati Franco c'ha accompagnati

Una particella può sostituire più di un semplice nome (pro-nome); può sostituire più parole o un'intera frase:

(io) questa sera studio il V capitolo del libro (io) lo studio domani
(io) questa sera ho studiato il V capitolo del libro (io) lo ho studiato ieri sera
(io) questa sera studio la quinta lezione (io) la studio domani
(io) questa sera ho studiato la quinta lezione (io) la ho studiata ieri sera
(io) questa sera studio due capitoli del libro (io) li studio domani
(io) questa sera ho studiato due capitoli del libro (io) li ho studiati ieri sera
(io) questa sera studio due lezioni del libro (io) le studio domani
(io) questa sera ho studiato due lezioni del libro (io) le ho studiate ieri sera
(io) so che lui ha vinto la lotteria (io) lo so
(io) ho saputo che lui ha vinto la lotteria anche io lo ho saputo
(io) so che lei ha superato l'esame (io) lo so
(io) ho saputo che lei ha superato l'esame anche io lo ho saputo

I pronomi vengono attaccati alle seguenti forme verbali: 
1) participio passato senza essere o avere, 
2) infinito, 
3) gerundio, 
4) imperativo
.

L'infinito perde la e finale davanti al pronome (o re per verbi come condurre).

Notare che l'accento rimane sulla stessa sillaba.

È importante studiàre la lezione È importante studiàrla
Studiàndo a fondo la lezione si impara Studiàndola a fondo si impara
Studiàte la lezione Studiàtela
Una volta studiàta la lezione esco. Una volta studiàtala, esco.

Con i verbi potere, dovere, volere + l'infinito, il pronome può precedere il verbo o essere attaccato all'infinito.

Ti devo vedere Devo vederti
Lo devo sentire oggi Devo sentirlo oggi
La possiamo studiare ora Possiamo studiarla ora
Li voglio invitare a cena Voglio invitarli a cena

Nella forma negativa, non precede il pronome davanti al verbo.

non ho visto quel film non lo ho visto
non posso aspettare Mario non lo posso aspettare

 

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