Il macho italiano

Occhialia scuri, abbronzatura intensa, mascella volitiva. E poi uno sguardo che cattura, un sorriso irresistibile(o ebete, a seconda dei punti di vista), le spalle larghe di cui non ha paura del mondo....
I più popolano le spiagge dell' Adriatico o le sale delle discoteche il sabato sera in cerca di nuove "prede", ma c`è anche chi, nascosto dietro giacca e cravatta e una faccia d' angelo, ostenta una certa fragilità sicuro di arrivare così più facilmenete al cuore delle sue vittime, le donne, naturalmente. Sono uomini. Uomini speciali, però. Segni particolari: macho. I tempi cambiano, le mode si evolvono, le donne salgono sempre più gradini verso la parità, ma il mito del macho, l' uomo che "non deve chiedere mai", non sempre belissimo, ma capace di sedurre con una parola o con uno sguardo, non tramonta. Lui contina ad essere un duro, a mentire, a tradire e loro, le donne continuano, inspiegabilmente, a cadere ai suoi piedi, a credergli, a perdonarlo. Per non parlare poi delle esasperazioni del macho: i pappagalli, quelli che, sguinzagliati su spiagge, lunomare, città turistiche inseguono ogni "sottana" soprattutto straniera, e la sommergono di complimenti esagerati pur di arrivare al loro scopo. "Direi chi i machi rappresentano circa l' 80% degli uomini italiani" dice la scrittrice e giornalista Daniela Gamino, autrice del libro "Macho macho", una raccolta di testimonianze di maschi italiani. Si distinguono poi in varie categorie. Ci sono i machi "reali", quelli che vogliono dimostrare ad ogni costo che hanno un intensa attività sessuale e sociale; i "presunti", la categoria considerata latin lover per eccellenza come bagnini, istruttori di eduacazione fisica, fotomodelli e personaggi dello spettacolo; gli "aspiranti", quelli più sfigati che vorrebbero essere macho, ma non possono perché nessuno se li fila; i "subdoli", quelli difficilmente riconosibili che si aggirano indisturbati avvicinando le donne con finta comprensione. I più pericolosi..., racconta la Gambino.

Ma come riconoscere allora un macho vero? "Il tipico macho italiano non ha un preciso identikit fisico"- spiega la Gambino- "può essere un uomo virile, peloso o depilato da palestra, o un basso e grasso avvocato di mezza età È comunque subitoseducente, ha un atteggiamento da bella donna, si muove e cammina come se tutti stessereo guardando lui e, non appena ne ha la possibilità, punta una preda. Non che abbia un particolare interesse per questa donna.... A lui piacciono quasi tutte le femmine, basta che siano un pò carine". Attenzione donne, però... il caldo e l' atmosfera romantica di una spiaggia illuminata solo dalla luce delle stelle giocano brutti scherzi... Così si può credere di addormentarsi accanto ad un novello Casanova, da sempre grande maestro nell' arte di amare, invece ci si sveglia poi con una scottante delusione. "Il tipico macho crede di fare del bene, di distribuire amore," continua la Gambinao-"è convinto anche di saper conoscere profondamente l' universo femminile, ma, intervistando gli uomini per il mio libro, ho scoperto che nessuno, in fondo, ha mai cercato di capire veramente le donne con cui è stato, se non per portasele a letto". Il macho è infatti un "monosessuale", si considera superiore e vive in un mondo puramente maschile. Trova le donne oggetti interessanti da inseguire, ma non le considera esseri umani come lui. Alla fine, guada caso, si scopre che l' unico essere dell' altro sesso con cui si confronta veramente in qualche modo è sua madre. Del resto se è vero che la maggior parte degli uomini italiani sono maschilisti, è anche vero che una buona colpa ce l' hanno le mamme italiane. Una conferma? Basta scambiare quattro chiacchiere con una comune ragazza italiana con fratelli. Sono spesso ancora troppe in Italia, in particolare al Sud, le famiglie in cui i figli maschi sono considerati più importanti delle femmine, osannati e incoraggiati proprio dalla prima donna con cui hanno avuto a che fare, quella che li ha messi al mondo. "Io devo fare il letto, pulire la casa, provvedere al mio bucato, non posso tornare tardi la sera o avere troppi fidanzati. Ai miei fratelii, al contrario, è permesso e concesso tutto, perfino la colazione a letto, preparata con tutto il cuore da mammà", spiega Barbara, studentessa di Palermo, unica figlia, esasperata dai due fratelli. E mentre le ragazze cercano di abbandonare appena possibile il tetto dei genitori(si capisce anche perché), aumentano sempre più i "mammoni", gli uomini che decidono, per loro scelta, di restare a casa con mamma e papà.

Un`indagine del 96 condotta dall`Istituto Iard, ha dimostrato che su 2.500 giovani italiani fra i 25 e i 29 anni più della metà (57.3%) vive ancora con i genitori. "Tutti i probabili machi da me intervistati sono convinti che la madre cucina e stira sempre meglio di ogni loro fidanzata ed è l`unica che riesce veramente a capirli". conferma la Gambino.

   

 
 
 

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