Tra le tante caratteristiche dell' ltalia, ce n’è una di cui il bel paese non è fiero. Insieme alla dieta mediterranea, al clima temperato, alle città museo e ai tanti latin lover, L'Italia è anche il regno dei "mammoni"
Una ricerca condotta pochi mesi fa dall`Istituto lard ha dimostrato che su 2.500 giovani italiani tra i 25 e i 29 anni, più della metà (57,3%) vive ancora con i genitori. Non si tratta sempre di una necessità economica, né del ritorno a una famiglia di tipo patriarcale. Secondo i sociologi dell' Istituto invece è il risultato di una società permissiva e consumista che non riesce più a soddisfare le aspettative dei giovani per i quali la famiglia diventa un rifugio.
Sono più gli uomini che le donne (67.4% contra 45.9%) i mammoni d' Italia. Un dato che riporta at vecchio luogo comune che se una donna non si sposa è un acida "zitelIa", mentre l' uomo è un buon "vitellone". Un pregiudizio superato in molte società, ma che nell' area mediterranea e ancora molto sentito, tanto che fra Ie mammone intervistate molte rinunciano all' indipendenza proprio per risparmiare per il matrimonio.
Il rifiuto di diventare grandi
E Ia necessità di avere una vita propria? Non esiste. ln casa faccio quello che voglio - ammette candidamente Marco, 35anni, ingegnere. Non devo fare resoconti su come passo il mio tempo. Per me è solo una scelta di comodo: se andassi a vivere da solo non potrei permettermi una casa grande come quella dei miei genitori. Lasciati i principi autoritari, i genitori tendono ad assecondare i figli, cercando più che l’obbedienza, il consenso. "La crisi di identità che viviamo spiega Ia psicoterapeuta Anna Pandolfi nasce proprio dal fatto che nessuno vuole più assumersi alcuna responsabiIità: non i genitori che si mettono a disposizione completa
dei figli. Non i ragazzi che, avendo avuto tutto
prima ancora di desiderarlo, sono persone generalmente pigre e amorfe.
Questi bambini di 30 anni in realtà alcune
attenuanti le hanno. lnnanzi tutto Ia struttura della scuola e deIl’università.
La scuola superiore in Italia termina a 18 anni. Quindi si va all’università
e si finisce il ciclo di studi a 24-25 anni. Poi c`è la specializzazione
o il tirocinio professionale, ma i ragazzi, mancando campus e alloggi universitari,
fino a quell’età vivono in famiglia. Una volta entrati nella società
e diventati adulti faticano ormai ad abbandonare le comodità di
cui hanno sempre goduto. Anche la difficoItà di trovare lavoro e
Ia mancanza di fatto di un' edilizia popolare giocano un ruolo decisivo.
E` vero, per molti giovani questa incertezza porta a ritardare te scelte
definitive e a cercare rifugio nella famiglia - ammette Ia Pandolfi - ma
alla fine diventa anche una scelta: quella di piegarsi alle circostanze.
II risultato? L' esaurimento della famiglia stessa, che non si rinnova.
Questi mammoni, infatti, una volta che se ne vanno di casa e si sposana,
non riescono a tagliare il cordone ombelicale che Ii ha alimentati per
anni. E i genitori, cosi abituati a far parte della vita del figlio, si
inseriscono nel matrimonio, nelle piccole e grandi cose. Spesso ho incontrato
situazioni in cui i genitori pagano ancora l' affitto a Ie vacanze ai figli
sposati, racconta l' avvocato divorzista Filippo Rossi. Favori che, talvolta,
si trasformano in invadenza, Ma ciò che per il partner è
insopportabile, per iI mammone è comoda routine. "In questo modo
si verificano rotture definitive, e spesso dopo la separazione, il mammone
torna nella casa dei genitori.